Luglio, col bene che ti voglio, i fiori torneran, ia, ia, ia, ia…

  

Ma quanto fa caldo in questi giorni? Tanto, tantissimo, è davvero insopportabile, specialmente se come me, soffrite di pressione bassa. A causa dell’umidità, le temperature di oltre 30 gradi, ci fanno sudare come in pieno deserto. E allora ZIP attacchiamo la nostra bella aria condizionata e non ci pensiamo più. E le nostre povere piante? Per loro non funziona così e, a meno che non abbiate anche voi banani, strelizie o muselle lasiocarpa, vi sarete resi conto di come arrivino prostrate alle ore serali. Quella che in assoluto ha risentito di pù del calore è stata l’ortensia rosa. Diciamolo, per regalarle l’ora d’aria nel mio terrazzo esposto a sud, l’ho uccisa! E’ stato come immergere un pesce rosso nella vasca dei piranha. Addio mia cara ortensia…

Così, per intere settimane, le mie piante hanno smesso di fiorire. Forse lo sforzo richiedeva troppe energie, un po’ come correre la maratona in Africa a mezzogiorno! 😀  Ma improvvisamente, da metà luglio in poi, il colore è tornato a dipingere le mie aiuole a casa di mia madre. Non casuali gli abbinamenti di colore: il rosa shocking e l’azzurro cielo di echinacea e plumbago

o preferite il contrasto più delicato con la seconda fioritura delle Pierre De Ronsard?

Il giallo oro della lantana viene acceso dal rosa intenso dell’oleandro. Accanto l’energetico arancione della canna indica.

Anche se questi colori hanno risvegliato in me nuove speranze di fioriture, ho voluto aiutare la sorte con una visita al vivaio. E diciamolo, tutto quello che ragazze/donne spendono in vestiti, scarpe, gioielli, unghie e parrucchiere, io lo conservo per l’acquisto di piante (e viaggi quando possibile)!

Ed ecco qui i nuovi arrivati: come l’anno scorso ho preso piccole piantine di coleus dalle screziatissime foglie. Questa pianta è meravigliosa, ha bisogno di acqua tutti i giorni (almeno qui) ma vi premierà crescendo rapidamente e creando macchie di colore stupende.

Nell’angolo del giardino sfruttato dal mio nipotino di 4 anni (si diverte a fare buche che poi riempie di acqua), ho piantato un profumatissimo phlox. In realtà ne posseggo uno perenne che ho ottenuto da seme già da 2 anni ma non ha ancora fiorito. Misteri verdi!

Sono pochi i fiori blu al mondo e questo è, secondo me, tra i blu più affascinanti, quello del delphinum.

Difficile che sopporti il caldo e la siccità. Difficile quindi che sopravviva. Gustiamoci quindi, la piumata astilbe: carpe diem!

Quelle descritte sono piante tipiche dei giardini del nord come quelli francesi o inglesi. Hanno la caratteristica di essere perenni e hanno una morfologia slanciata. In effetti sono le piante che prediligo: escono fuori dal verde come fuochi d’artificio, pronte a sparare i loro colori fantastici nell’aria.

Circa 2 anni fa avevo preso a casa di una signora una pianta di aecmea. Da subito aveva formato nuovi getti alla base che, nel tempo, sono cresciuti. La pianta è sempre stata sotto il patio di mia madre, anche d’inverno. In seguito a vari spostamenti, è finita proprio sotto uno dei nidi di rondine.

Proprio osservando i piccoli, che in questi giorni stanno per spiccare il volo, la mia attenzione è stata catturata dal rosa! Sotto i miei occhi, ma senza che me ne rendessi conto, cosparsa di “ricordi di rondini” la bellissima infiorescenza stellata!

N.B. La pianta in sè non ha un aspetto meraviglioso. Credetemi se vi dico che l’ho curata poco e niente… Vi piace il vaso? L’ho disegnato io! Sono pessima lo so, ma i disegni naifs si sposano benissimo col giardino! 😉

Infine, un ultimo sguardo a erigeon e pelargonium:

sto iniziando ad apprezzare alcune varietà di gerani: non li amo, sono un’aliena, perdono!

Ed ora, un piccolo passo indietro a fine giugno è necessario. In quel tempo, ben 6 rose bianche sono nate dallo stesso stelo di una rosa Tea (senza spine)! Giusto in tempo per un’intima cenetta tra amiche a casa mia.

Qualche candela qua e là ha creato il resto dell’atmosfera.

La fortuna ha voluto che, sempre la stessa sera, un vero gioiello si è schiuso davanti ai nostri occhi: quella che era solo una foglia di epiphyllum oxypetalum circa 12 mesi fa, ci ha regalato, intorno alle 22, in uno splendido profumatissimo fiore multistrato.

Le foto non sono bellissime, le ho dovute scattare in cucina…

La mattina presto il fiore era già appassito.

Avete mai sentito parlare di tigridia? Io si, 3 anni fa. E da allora ogni anno mi chiedo se sia il momento giusto per comprare questi bulbi su ebay.co.uk. Il 2011 è stato l’anno giusto: mai visto qualcosa di simile?

Questa meraviglia è un’iridacea e fiorisce all’apice di un lungo stelo: è davvero meravigliosa. Purtroppo il fiore si affloscia in meno di una giornata. :-( Ma come tutte le più belle cose…

Dedico l’ultimo fiore ad una persona che ha visto oggi la luce del sole, la mia nipotina Bianca: spero che assomigli al delicatissimo lisianthus. In questa tonalità di rosa, non lo trovate veramente femminile? 😉 A presto.

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