Questa è casa mia e qui comando io!

  

Avete presente quelle frasi che ci rimangono stampate nella testa? Frasi magari dette senza peso dal nostro interlocutore, che ci rimangono incollate a vita. Ricordo, ad esempio, quando a 7 anni circa il bambino che segretamente “amavo”,  mi disse :” Io ti disprezzo!”. Chiaro che lui avesse appena imparato quella parola e che stesse cercando un pretesto per usarla. Ma quando mia madre mi spiegò il significato ci rimasi veramente male: che avevo fatto per essere DISPREZZATA? A volte ancora me lo chiedo. Tante parole si sono tatuate nella mia memoria nel corso degli anni, molte delle quali generano ancora malessere e tristezza…

Da meno di un anno vivo in affitto in una deliziosa casetta. In realtà è uno dei 4 appartamenti nei quali è stato separato un ex casale. Solo pochi nei in questa abitazione ma uno fondamentale: non c’è il giardino! In realtà lo spazio esterno mattonato è diventato, grazie alle mie innumerevoli piante in vaso, un delizioso cortiletto. Quelle “avanzate” le ho sistemate vicino alla porta d’ingresso. Non sono poche, questo è vero, ma sono sistemate con criterio, non ammassate ed il colpo d’occhio è comunque positivo. Qual’è il problema quindi? Le parole sgradevolmente pronunciate dalla proprietaria di casa:” E che facciamo il GIARDINO PENSILE QUI???Devi toglierle!”

Per la prima volta, dopo quasi un anno, ho realizzato che la casetta che tanto amo, che ho fatto diventare un nido, che mi accoglie tutte le sere, non è mia!  Neanche pagare l’affitto mi dava questa sensazione!

E’ stata l’ennesima frase-pugnale. Costringermi a togliere, le piante che sono parte di me (le ho portate PRIMA del materasso, PRIMA delle posate!) ha fatto cadere il mio castello di carte… TAGLIATELE LA TESTA!!!  :-(

2 commenti

  1. isabella says:

    …..STREGAAAAAAAAA…………..cattiva cattiva cattiva …..Povera la mia Roby è tutta invidia!

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