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Ogni anno in primavera mi riprometto di visitare i numerosi giardini di Viterbo e provincia. Finalmente quest’anno ci sono riuscita e, a fine giugno, ci siamo diretti a Vignanello.
Appena arrivati nel minuscolo, delizioso paese, siamo stati accolti da ciò che restava di una festa con tanto d’infiorata.
Il castello Ruspoli, con annesso giardino apriva alle 3, quindi come occupare meglio il tempo se non mangiando?
La scelta era tra un ristorantino con tavoli su piazza all’aperto
ed uno all’interno di un antico palazzo. Ma se tutti scegliessimo sempre l’ovvio non ci sarebbero piacevoli imprevisti o sorprese! Quindi ci siamo accomodati nella fresca stanza del Palazzo Pretorio 😀
Ci eravamo accorti, strada facendo, di essere circondati da noccioleti. Questi hanno infatti sostituito le vigne che davano il nome al paese. Mi aspettavo quindi di trovare piatti a base di nocchie. Ma perchè scegliere solo una tra le numerose proposte del menù? Ecco allora nel mio piatto trofie al pesto di nocciola e squisiti ravioli alla crema…indovinate di cosa? 😉
Ma ciò che più ha solleticato le mie papille gustative è stato il terzo primo: ravioli ripieni di castagna ricoperti da porcini (abbiamo evitato la salsiccia) e frutti di bosco! Che delizia!
Finalmente sono arrivate le 3 e, dopo aver bussato al portone, ex ponte levatoio, come nelle favole, è venuto ad aprirci un uomo dallo sguardo vispo e gentile, il sig. Santino Garbuglia che, oltre ad essere il custode, è anche la guida del Castello.
Inizia così la nostra visita. Il giardino del castello è un tipico esempio di ordinato giardino all’italiana, caratterizzato da siepi di bosso, alloro e mortella (mirto) scolpiti in varie forme decorative che delimitano le 12 aree (3×4) al centro delle quali si trova una fontana.
Con un po’ di attenzione si possono notare, le iniziali di alcuni componenti della famiglia ritagliate nel verde (FR, OO). Il sig. Santino ci ha spiegato che la siepe di mortella è la stessa dal 1600 e che, vista la lentissima crescita, ha bisogno di una sola potatura l’anno.
Ma non pensate che mani sapienti come quelle usino forbici o decespugliatori! Santino opera con un falcetto! Così gli è stato insegnato dal suo predecessore negli anni ’70.
Qua e là danno un leggero tocco di colore ortensie rosa.
E qualcuno sembrava goderne (Sweety)!
Sporgendosi dalla terrazza (ci trovavamo infatti in un giardino pensile) è possibile ammirare l’altro “piccolo” giardino nel quale si nascondono i simboli delle carte da gioco.
Tornati nell’atrio del castello (dove s’affacciavano ben 2 cucine) ci aspettava Santino con i suoi racconti sull’origine del castello. Ci siamo spostati poi in una stanza dove l’albero genealogico della famiglia Ruspoli-Marescotti, ci ha guidati tra intrecci e storie d’altri tempi iniziate nell’800 con lo scozzese Marius Scotus (da qui il cognome Marescotti). Abbiamo così scoperto, ad esempio, che dall’unione di Ottavia Orsini e Marcantonio Marescotti, è nata Clarice divenuta poi Giacinta, Santa Giacinta. Il castello conserva i resti dei suoi abiti e degli strumenti che utilizzava per autoflagellarsi. Sarà per questo che ad un certo punto ho avuto un mancamento? Oppure la storia di rigore, sulla possibile presenza di un fantasma nel castello? Santino che ha passato diverse notti nelle stanze più “incriminate” (in una delle quali vi fu un omicidio!) dice di non aver mai visto o sentito nulla. Ma poi racconta di episodi non facilmente spiegabili. Fatto sta che tutti i ghostbusters di zona accorrono spesso e volentieri alla prima notizia di un “avvistamento”.
Il castello si presta, tra l’altro, per cerimonie, conferenze e pranzi nella cornice del giardino. In quel caso il sig. Santino veste la livrea ed indossa i guanti bianchi per voi, mentre laboriose signore del paese occupano le antiche e spaziose cucine (altro che angolo cottura!) preparando deliziosi piatti. Potete trovare tutte le informazioni sul sito www.castelloruspoli.com
Insomma, se volete trascorrere una giornata tra brividi di ogni genere, Vignanello fa per voi. A presto.
Bellissimo!!!
Ciao Roberta
Anch’io sono appassionato di storia, arte e cultura generale del Lazio.
Complimenti per il tuo stupendo articolo con ottime foto.
Sei davvero in gamba e sai condurre con professionalità le informazioni su ciò che visiti.
Grazie per avere pubblicato questo servizio turistico che mi esorta ulteriormente a visitare castello è parco Rispoli.
Ciao Davide ☺