Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

  

“E’ cosa ormai risaputa che uno scapolo in possesso di un vistoso patrimonio abbia bisogno soltanto una moglie. Questa verità è così radicata nella mente della maggior parte delle famiglie che, quando un giovane scapolo viene a far parte del loro vicinato – prima ancora di avere il più lontano sentore di quelli che possono essere i suoi sentimenti in proposito – è subito considerato come legittima proprietà di una o dell’altra delle loro figlie.”

Così inizia il secondo libro più famoso di Jane Austen. E quando le figlie da sposare sono ben 5, come nel caso della famiglia Bennet, la questione diventa una guerra aperta!

Le sorelle sono descritte nel peggiore dei modi dallo stesso padre :”Nessuna di loro vale molto…sono tutte sciocchine e ignoranti come le altre ragazze;  ma Lizzy è un po’più sveglia delle sue sorelle”.

Mr Bennet è un signore ironico, alla ricerca di un angolo di pace nella casa sempre piena di frastuono femminile e assolutamente succube delle isterie della moglie:”Ho un profondo rispetto dei tuoi nervi. Sono miei vecchi amici. Sono almeno vent’anni che te ne sento parlare”.

Mrs Bennet è quanto di più odioso si possa riassumere in un’unica persona. E’ la mamma/suocera/sorella/zia che tutti sperano di non avere, incapace di gioire per gli altri e disposta a tutto pur di maritare le figlie e creare invidie intorno a sè. E proprio in questo personaggio l’autrice può esprimere al meglio la sua ironia.

Con queste premesse è facile pensare alla scorrevolezza delle pagine, soprattutto ora che sono in pieno mood Austeniano :-)

Tutto ruota di nuovo intorno agli incontri delle ragazze, in questo caso, con dei nuovi vicini. Mentre Mr Bingley verrà subito folgorato dalla bellezza di Jane, sarà più difficile per Mr Darcy, a causa del suo orgoglio, riconoscere “…la gioia infinita che possono dare due begli occhi nel volto di una donna graziosa”, quello di Elisabeth.

Mentre in “Ragione e sentimento”, le protagoniste sono colpite duramente dall’autrice per ciò che rappresentano, la razionalità (Elinor) e la passionalità (Marianne) nelle loro estremizzazioni che, in entrambi i casi, portano cattive conseguenze, in “Orgoglio e pregiudizio”, Austen è stata più clemente assegnando all’una, Jane, la bellezza e la bontà, mentre all’altra, Litz, l’intelligenza e previdenza (leggi pregiudizio): tutte le negatività sono invece riversate sugli altri componenti della famiglia, cugino compreso (secondo personaggio/sfogo per l’autrice: sono sicura che conoscesse una persona del genere vista l’assoluta credibile ipocrisia che lo distingue).

Per quanto riguarda la trasposizione cinematografica, ne ho trovate ben 2! Una versione del 1996 divisa in 6 puntate che presto gusterò (e, nel caso, consiglierò), che vede addirittura Colin Firth nel ruolo di Mr Darcy.

L’altra, più immediata, è la versione del 2005 con Keira Knightley nel ruolo di Elisabeth. Tra gli altri attori famosi figurano la fantastica Judi Dench nel ruolo di Lady de Bourgh, Donald Sutherland in quello di Mr Bennet e Carey Mulligan (ricordate “An education“?) nel ruolo di Kitty.

Considero i film ben fatti un’emozionante aggiunta ai libri e questo film lo è; si può, infatti, finalmente godere degli sguardi, dei tocchi furtivi, della musica, delle acconciature, dei colori e dei balli dell’800.

Ma il film ha anche la capacità di donare ai personaggi maschili, carattere e personalità molto più marcate di quelle assegnate dall’autrice. Jane Austen non ha un vero interesse per le dinamiche maschili (visto che, probabilmente, non le conosceva così bene). Così nel film si possono apprezzare (parecchio) gli occhi tristi di Darcy e la sua dichiarazione canonicamente sotto la pioggia (vuoi mettere con una dichiarazione sotto il sole d’agosto?). :-)

Mr Bennet, simpatico nel libro, diventa un ottimo padre di famiglia, fin troppo moderno per i tempi. Mr Bingley, da anonimo diventa un bamboccione. Elisabeth risulta, rispetto all’originale, forse un po’ troppo carismatica e moderna: non amo particolarmente Keira Knightley (famosa, secondo me, per la grande  fortuna di somigliare alla tanto rimpianta Winona Ryder), ma devo ammettere che i suoi occhi espressivi ed il sorriso dolce, rendono sicuramente merito al personaggio.

Come sempre, prima il libro, poi il film!

I am Marianne Dashwood!

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4 commenti

  1. Valentina says:

    Se ti và di allargare gli orizzonti fino in India vedi anche Matrimoni e pregiudizi, versione Bollywood di questo bellissimo romanzo.
    E poi c’è Emma ancora da leggere e vedere….:)

  2. elizabeth bennet says:

    Orgoglio e pregiudizio 2005 è stupendo. Adoro gli occhi azzurri di mr Darcy!

  3. valentina says:

    Ho letto il libro e visto il film del 2005. Il film mi è piaciuto molto soprattutto gli attori. Hanno sguardi ed espressioni molto significativi e li ritrovo nel libro. Unico difetto a mio avviso è la mancanza di alcune parti. Forse potevano dividere il film…non so…
    Emma li ho visti entrambi ma a me piace di più la versione più recente…trovo gli attori più espressivi, per me gli sguardi ecc… fanno molto. Ma è questione di gusti

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