An education: la storia si ripete. In tutti i sensi.

  

Ambientato negli anni ’60, il film racconta in modo piacevole e rilassante una storia non proprio originale. Carey Mulligan interpreta Jenny, una ragazza di 16 anni, intelligente, acuta, ottima studentessa, piena di aspettative per il futuro. Un giorno di pioggia, mentre aspetta l’autobus alla fermata, il trentenne, David, si avvicina e le propone di dare un passaggio al suo violoncello! Jenny accetta e, presa un po’ di confidenza, sale in macchina col ragazzo.  Inizia così una relazione tra i due. Col suo atteggiamento sicuro, i soldi che mostra di avere e per la maturità anagrafica, David riesce in breve tempo a conquistare anche i genitori di Jenny che le permettono addirittura un viaggio nella sua tanto sognata Parigi. Ma come si guadagna da vivere David? In un modo non convenzionale che Jenny decide di accettare: in fondo la vita con lui è sorprendente fatta di concerti, ristoranti viaggi. E alla fine la proposta di matrimonio arriva con tanto di brillocco! Jenny decide allora di abbandonare i suoi progetti di studio universitari e di non terminare il liceo.

La fine è abbastanza prevedibile e la lezione è sempre la stessa: easy come, easy go!  Cosa mi ha lasciato allora questo film? Oltre alle adorabili fossette del sorriso di Carey Mulligan e le atmosfere a volte incantevoli, la canzone  “Sous le ciel de Paris” di Juliette Gréco!

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