Black swan: riuscirà Natalie Portman ad aggiudicarsi l’Oscar?

  

Approfittando di una serata passata sola in casa e incuriosita dalla vincita dello scorso Golden Globe della protagonista, Naltalie Portman, ho visto un film ancora non uscito nelle sale, “Black swan”. Come sempre consiglio, a chi abbia voglia di vederlo, di non leggere il mio commento. Il mio pensiero si può, comunque, riassumere in una parola: assurdo!

Nina è una docile ragazza, ballerina professionale, alla quale viene assegnato il ruolo tanto desiderato, di Regina dei cigni nell’opera “Il lago dei cigni”. La protagonista dovrà interpretare la dolce principessa intrappolata nel corpo del cigno bianco ma anche la sua cattiva gemella, il cigno nero. Le pressioni si fanno sempre più insopportabili, soprattutto a causa dell’insoddisfatto insegnante Vincent Cassel, che prova con strategie non proprio ortodosse, a far uscire il lato “oscuro” di Nina. La ragazza vive con la madre, anche lei ex ballerina, che ha rinunciato però alla carriera per via della gravidanza portata avanti nonostante il rifiuto del padre; la vita della donna è completamente incentrata su quella della figlia, trattata ancora come un’adolescente nonostante i 28 anni.

E fin qui tutto nella norma.

L’atmosfera del film è sempre tesa, scura, pesante. Nina vede apparire sul suo corpo strani segni e le sue dita sono spesso insanguinate. Allucinazioni? Eppure cose strane accadono in un crescendo da film horror, finchè diventa impossibile distinguere il sogno dalla realtà. E alla fine il coperchio del subconscio di Nina si alza con inaspettate conseguenze.

Difficile dire se il film mi sia piaciuto o no. Mal sopporto certe scene disgustose e violente (come l’autoflagellazione con una lima per unghie da parte di una Winona Rider irriconoscibile!). E non mi ha neanche sconvolta la scena di amore saffico tra la Portman e Mila Cunis.

Ciononostante, spesso e volentieri ho ripensato ad alcune scene nei giorni successivi. Quindi qualcosa deve avermi smosso. I dialoghi sono pressochè assenti e decisamente superflui. Per quanto riguarda Vincent Cassel, perfetto nel suo ruolo, è la viva rappresentazione di come un uomo possa essere brutto, molto brutto, eppure avere un grandissimo fascino.

Quindi, porterà la cara Natalina a casa la tanto bramata statuetta? Le prove che ha dovuto affrontare in questo ruolo sono molte, non ultimo, il doversi tanto sbracciare per rendere credibili le scene di ballo nelle riprese a mezzo busto.

Incrociamo le dita per lei perchè lo merita. Non saprei, comunque, a chi consigliare questo film a tratti veramente troppo crudo.

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