Il giardino segreto

  

Amici cari, dovete perdonare la mia lunga assenza, la salute mi ha davvero abbandonata. Purtroppo faccio parte del grande gruppo di persone che fanno implodere il proprio disappunto e, evidentemente, lo stress accumulato ha messo k.o. il mio spirito e quindi, il mio fisico. Ma starò meglio, promesso.

Come vi raccontavo nei post precedenti, ce l’abbiamo messa davvero tutta per trasformare la nostra casa nella casa che abbiamo sempre desiderato. Con lo stesso scopo abbiamo lavorato in giardino, cercando di sfruttarne al meglio i circa 150 mq.

So che tante persone, come anche Sweety, pensano che un bel prato sia sufficiente a soddisfare l’estetica di uno spazio esterno, ma per me non è così. Per me il giardino è una scoperta fatta di colori, profumi, sensazioni tattili, fruscii e, grazie alle piante da frutto (che spero un giorno possano darci soddisfazioni), anche sapori. Insomma, un giardino deve coinvolgere tutti i sensi.

Nei miei desideri, il mio grandissimo giardino avrebbe avuto diversi angoli ed ambientazioni, una sorta di giardino a stanze. Avrei avuto l’angolo giapponese, l’angolo di giardino inglese, l’angolo esotico etc. Nella realtà…lo abbiamo fatto lo stesso! In piccolo certo, ma ci stiamo provando. Avevo il desiderio di sottolineare la mia “stanza” preferita, volevo renderla privata, come avvolta da un velo che rende invisibili. Grazie a Sweety ci sto riuscendo, sto realizzando il mio giardino segreto! Come? Grazie ad un cancello riciclato, ho chiuso la parte più piccola del giardino a forma di L.

I problemi sono stati moltissimi, prima di tutto perchè il nostro prato ricopre ben 13 tombini ed il cancello aveva bisogno di un bel basamento, in più, ci siamo dovuti districare con l’irrigazione, spostando tubi e schizzetti.

Anche le idee su come chiudere lo spazio ai lati del cancello sono state molte: io avrei preferito graticci con rampicanti, Sweety invece avrebbe costruito un muretto di mattoncini in stile inglese. Alla fine, da alcuni amici la soluzione: siepi!

Così una nuova pianta è entrata nel progetto e mi ha fatto davvero innamorare: la Nandina Domestica.

Si tratta di una pianta abbastanza rustica e molto resistenze a malattie o parassiti. Dal giorno dell’impianto molte foglie sono cadute e la siepe si è un po’svuotata, probabilmente perché non le ho apportato la giusta quantità d’acqua e, considerando che le temperature erano ancora alte, probabilmente la pianta ne ha un po’ risentito. Oppure perché la mia è una varietà semi-spogliante, mi informerò. Ora dobbiamo solo aspettare che cresca per aumentare la privacy dell’ambiente che per il momento ospita l’acero giapponese, il ciliegio nano, le heuchera, la stupenda muhlenbergia capillaris ed alcuni vasi. Vorrei riuscire a coprire completamente i muri di recinzione ed essere avvolta solo dal verde e dai fiori.
Per fare questo ci vorranno anni, ma la pazienza è la prima qualità del bravo giardinofilo!
A presto.

4 commenti

  1. Mammut says:

    Condivido il tuo modo di concepire il giardino (all’inglese). Sweety alla fine farà quello che vuoi tu. Se serve il mio appoggio sappi che già ci puoi contare.
    Vai avanti così.

  2. delizieingiardino says:

    Ciao Roberta, piacere di conoscerti! Sono capitata qui da una ricerca su Laetitia Maklouf (aspetto con ansia la traduzione del suo ultimo libro, ma mi sa che non resisterò e lo comprerò in inglese!).
    Anche secondo me il giardino deve coinvolgere tutti i sensi… e portarne in tavola i profumi e sapori è una vera goduria!
    Mi piace molto l’idea del giardino segreto, ma immagino non sia stato facile fissare il concello. Bè, sono sicura che la soddisfazione sia stata ancora più grande!

    A presto,
    Alfonsina

  3. Roby says:

    Già, chissà quando arriverà in Italia! Continua a seguirmi e ricorda che accetto consigli! A presto.

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