Parco della Reggia di Caserta

  

Eccoci al secondo appuntamento con la Reggia di Caserta. Dai 200 mt della galleria centrale, con un effetto a cannocchiale, è possibile ammirare i 3 km di giardini e fontane che compongono il giardino all’italiana del parco.

L’acqua arriva alla Reggia attraverso un acquedotto progettato dalla stesso Vanvitelli e, sotto forma di cascatella, riempie la vasca più in alto (ed anche la più bella) che vi ripagherà della faticata che avrete fatto per raggiungerla: tra i riflessi di luce e la foresta di alghe, troviamo Diana e le sue ninfe disperate nel tentativo di sfuggire agli occhi curiosi di Atteone.

Il cacciatore, trasformato per punizione in cervo, viene divorato dai suoi stessi cani.

L’acqua scivola attraverso vasche, scende facendo salti silenziosi e bagna statue come quella romantica di Venere e Adone.

La domanda sorge spontanea: che fine hanno fatto le dita dei personaggi?

Anche nel parco, strane statue prendono vita e colore…

Allegri mezzi busti accompagnano nel percorso. Tra le piante spiccano chicas centenarie.

Un perfetto esempio di giardino all’italiana!

Arriviamo, poi, alla (potenzialmente) bellissima fontana di Eolo.

Con lo scopo di allontanare Enea dall’Italia, Eolo scatena la furia di 28 venti rappresentati da altrettante statue in marmo di Carrara. Veramente un progetto maestoso rimasto, purtroppo, incompiuto. Mancano 26 delle statue previste nel progetto di Vanvitelli oltre alla scena centrale di Eolo e Giunone. Se a questo si aggiungono le erbacce che spuntano ovunque, braccia e mani mancanti in molte delle statue ed il cattivo stato della pietra, il cuore si stringe davvero. Un’opera del genere dovrebbe essere considerata un diamante di 10 carati ed invece l’unica cosa che brilla è la plastica di una bottiglietta d’acqua che galleggia nella vasca.

La nota dolente del parco: la sospensione del servizio navetta e della possibilità di affittare biciclette all’interno del parco.

Anche in questo caso non è stato un problema per noi, visto che abbiamo buone gambe e buon fiato, ma esistono molte situazioni diverse dalla nostra! Casualmente, non hanno sospeso il “servizio” calesse con cavallo che percorre i 6 km al modico prezzo di € 50! Scusate la polemica, ma sarebbe un vero peccato, per chi è fisicamente debilitato, rinunciare a questo spettacolo, vista l’esistenza di un decoroso percorso asfaltato che costeggia le fontane e che, una volta in cima ai 3 km, prosegue all’interno del meraviglioso giardino inglese! Nel prossimo post parlerò proprio di questa terza meraviglia della giornata! A presto.

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