Viaggio in Sicilia parte I: Acireale e la riserva della Timpa.

  

Eccomi di ritorno dal mio sesto viaggio nella mia seconda terra. Non che io abbia origini siciliane, ma l’amore che ho per questi luoghi mi fa pensare che un tempo, forse, devo averci vissuto.

Questa volta abbiamo scelto la zona sud-orientale, la zona barocca per eccellenza. Prima però era d’obbligo una capatina sull’Etna ed alle gole dell’Alcantara per far felice Sweety. Per questo motivo abbiamo scelto Acireale come punto d’appoggio per i primi giorni.

Esclusi i palazzoni orribili che ormai si trovano appena fuori qualsiasi centro storico, Acireale mi ha davvero colpita per molteplici motivi. Il nostro b&b era in piazza S.Domenico, proprio accanto all’omonima chiesa.

Abbiamo trascorso il primo giorno passeggiando per il centro.

Una viuzza ci ha portati dritti dritti alla bellissima piazza del Duomo, dove il duomo stesso si unisce alla chiesa di S. Pietro delimitando una piazza deliziosa di giorno…

…e meravigliosa al tramonto.

Siamo rimasti colpiti dal perfetto stato delle chiese e di tutti i campanili che suonano ininterrottamente tutto il giorno e tutta la notte! Alcuni battono persino i quarti d’ora! Avete idea di cosa possa causare questo ad una persona col sonno leggero come il mio?  :-(

In netto contrasto con le chiese ci sono però moltissimi, e potenzialmente bellissimi, palazzi lasciati in rovina e ricoperti da piante spontanee.

Tra questi, il vecchio teatro.

Oltre alle ceneri dell’Etna che coprono questa città come un’indelebile neve nera, anche lo smog partecipa all’offuscamento dei palazzi. Tutto il centro storico e con questo intendo ogni viuzza, anche la più stretta e tortuosa, è infatti, aperto al traffico! Per fortuna però, la patina nera non riesce comunque ad oscurarne il fascino.

Acireale si trova a circa 100 mt di altezza rispetto al mare. Questo è raggiungibile a piedi percorrendo delle rampe di pietra antiche scavate nella collina. Per tutto il percorso sarete accompagnati da una vista meravigliosa.

Si arriva così alla riserva della Timpa.

Il mare è molto pulito ma l’acqua è abbastanza fredda vista la presenza di sorgenti sotterranee. La spiaggia è formata da rocce vulcaniche arrivate al mare in seguito ad antiche eruzioni. Accanto alla spiaggia si trova la frazione di Santa Maria La Scala, dove abbiamo pranzato nel ristorante specializzato in pesce La Grotta: qui ho mangiato dei memorabili spaghetti ai gamberi.

La risalita attraverso le rampe potrebbe essere un po’ tosta se non siete allenati, in quel caso una navetta vi riporterà in città.

Per quanto riguarda i pasti, potete assaggiare la granita del posto da Cipriani, dove troverete anche gelati, pasta di mandorle e quant’altro. A differenza di altre zone della Sicilia, nelle granite di Acireale il ghiaccio  è tritato talmente finemente, che è impossibile distinguere la granita dal gelato. Mi assicurano però che nella prima non c’è latte.

E’ stato curioso osservare come mancasse la sgomitante concorrenza di bar e gelaterie che si trova di solito nei luoghi turistici. In effetti, mancando una vera concorrenza al caffè Cipriani, è possibile che possiate non trovare posto a sedere.

Un po’ di parole vanno invece spese per il ristorante L’Oste scuro, accanto alla suddetta gelateria e di fronte alla bellissima chiesa di S.Sebastiano. La proprietaria stessa si è avvicinata al tavolo suggerendoci i piatti migliori della serata con un fare molto convincente e professionale. Dopo pochissimo un cameriere ci ha portato asciugamanini umidificati e sigillati ed è iniziata subito la carrellata di antipasti di pesce, uno più buono dell’altro. Avete mai visto il boccale del 1/2 lt di vino della casa nel cesto del ghiaccio? Beh anche questo importantissimo particolare è stato curato! Il prezzo è stato proporzionato al tutto: consigliatissimo. http://www.myspace.com/lostescuro

Durante il week end del 6-7 agosto, i carri del carnevale sono tornati in piazza, così il corso è stato chiuso per ricevere il fiume di persone accorse anche dai paesi vicini.

Molte cose di questa città mi rimarranno nel cuore ma, più di tutto, la vista dalla mia finestra al 7 piano.

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