Ceropegia woodii: quando il verde diventa…romantico!

  

Se vi dico Laetitia Maklouf cosa vi viene in mente? Nulla? Beh, certo, perchè in pochi hanno letto  “Smalto, rossetto e pollice verde” (orribile traduzione di “The virgin gardener”). Questo libro è stato per me una rivelazione. L’autrice, dapprima impiegata semplice, scopre la passione per il verde, piantando dei semi che la madre le regala.  A seguire, il licenziamento e l’iscrizione al corso di orticoltura di Chelsea.  Leggendo le sue pagine ho fatto una riflessione (a parte il “beata lei che ha trovato la forza di cambiare vita!”): noi italiani concepiamo il giardino solo ed esclusivamente con le piante che siamo abituati a vedere da sempre: olivi, agrumi, gerani, oleandri etc.  Questo probabilmente perchè sono le piante che si trovano nei nostri vivai. E così ci dimentichiamo dell’altro miliardo e passa di specie al mondo e di come, molte, col nostro clima pressocchè ovunque, temperato, possano tranquillamente vivere in Italia.  Una pianta descritta nel libro come “collana di cuori” è la ceropegia woodii. Appartenente alle  Asclepiadaceae,  stessa famiglia dell’hoya carnosa (presto ve ne parlerò),  la ceropegia woodii ha l’aspetto di piccole e sottili liane, alle quali si aggrappano foglioline a forma di cuore disposte coppia, una per lato.

I rametti partono da bulbetti posti sulla superficie del terreno. In questo momento ne ho due: una presa su ebay.co.uk e l’altra comprata al V.I.P. Garden di Roma. La prima è stata trattata come una regina: posizionata (e mai spostata) accanto ad una finestra esposta a sud, senza mai prendere raggi diretti del sole. A distanza di un anno circa, è cresciuta molto in lunghezza. L’altra invece, ha trascorso tutta l’estate fuori attaccata sotto l’ombrellone lasciato appositamente aperto per lei (e per tutte le altre piante), in modo tale da schermare i focosi raggi solari estivi. Ha sofferto il caldo, senza dubbio. Ed ha anche imparato a volare! Si, un sabato, non precisato di fine agosto, una tromba d’aria ha scaraventato l’ombrellone/aquilone, e la povera ceropegina, nel cortile dei vicini (per fortuna assenti)! Con grande sforzo abbiamo recuperato entrambi. Ma, mentre per l’ombrellone non c’è stato nulla da fare, la ceropegia pian piano ha iniziato il recupero. Ho buttato i tanti rametti strappati, facendo, così un grave errore: se li avessi interrati ora avrei moltissime talee. Peccato. Comunque, a distanza di un mese circa, sta meglio ed è ancora in fiore (mentre la sua fortunata “sorella” non ne ha mai regalati!).

Essendo una pianta succulenta, non ha bisogno di molta acqua e neanche di troppe cure. Insomma, una pianta  da regalare a persone “del cuore” un po’ distratte.

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14 commenti

  1. Vale says:

    mmhh…allora potrebbe fare al caso mio…x il mio pollice nero sarebbe perfetta. Anche se dovrei stare attenta che la mia gatta non la usi come liana!! Cmq è davvero molto carina…con quelle foglioline a cuore!

  2. Fabio says:

    Splendida la pianta e confermo le treccine esotiche molto simpatiche di questa meravigliosa piantina capellona dal nome buffo.

  3. Roby says:

    Quindi ce l’hai anche tu Fabio?Splendido, è così difficile trovare uomini “verdofili”! Grazie.

  4. Agostina says:

    Ciao amo anch’io la ceropegia woody come sua sorella la sandersonii ne ho 2 sia di una che dell’altra . La prima che ho avuto è stata la sandersonii 3 anni fa mi è sopravvissuta tutto l’inverno e così mi sono esaltata e sono entrata nel tunnel dei collezionisti amo particolarmente le caudiciformi e ora sto imparando a scoprire le stapeliee .sei la prima a cui scrivo un commento mi ha colpito quello che hai scritto riguardo il libro che devo trovare xchè da qualche tempo sogno anch’io di fare così.Ho 41 anni lavoro in un asilo nido amo le piante i bambini ma più di tutti il mio bellissimo figlio sedicenne aspetto una tua risposta ciao

  5. Roby says:

    Ciao Agostina, è un piacere fare la tua conoscenza e sono contenta di aver stimolato la tua curiosità.
    Il libro che ho citato è un mix di consigli riguardo piante di ogni tipo, ma anche solo un semplice elenco di quelle preferite dall’autrice.
    In questo modo ho conosciuto piante come la ceropegia ma anche la gloriosa superba, il calicanto del Giappone, la fritillaria, la tricyrtis formosana etc.
    Quindi se vuoi avere una panoramica più ampia di ciò che ci circonda va bene, non ti aspettare, però, nulla di approfondito riguardo alle specie di tua preferenza.
    Detto questo, torna a trovarmi e aggiornami riguardo la tua collezione. A presto.

  6. bianca says:

    desidero acquistare una ceropegia woodii ma non trovo un sito che la vende online.puoi aiutarmi

  7. Roby says:

    Ciao Bianca, questo è il sito del vivaio dove ne ho presa una http://www.vipgardenroma.it, è il V.I.P garden di Roma. Puoi vedere se magari te la spediscono. Altrimenti, se non hai fretta, tra poco la troverai su ebay inglese http://www.ebay.co.uk. Comunque credo che tutti i grandi garden center, nel reparto succulente, ormai ce l’abbiano. Cerca quello più vicino a casa tua. Spero di esserti stata utile.

  8. franco says:

    ciao
    io posseggo una pianta di ceropegia woodi, dal 1980 . ed in giro tra gli amici ci sono un centinaio di piantina nate dalle sue patate, piantate da me e curate con amore. ciaoooooo

  9. franco says:

    Ciao. é sempre al solito posto. Tanta luce,non girodaria, poca acqua, tanta musica soft e qualche parolina affettuosa ( eheh quelle le sente quando le dico a mia moglie) . Invece non capisco. Certi vasetti che ho fatto con le sue patate, fanno tant fiori e nessuna patata, mentre altri fanno tante patate e pochi fiori, sai dirmi xkè? dipenderà dall’habitat dove crescono? La mia fa patate e fiori in egual misura

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