Novembre, il lungo letargo.

  

Secondo me alcuni animali sono frutto dell’evoluzione dell’uomo. Queste giornate sono caratterizzate da una malinconica luce obliqua, dall’aria che comincia a farsi tagliente (si lo so, in altre regioni il piumino l’avete già tirato fuori da un po’…), dal buio all’ora del tè e dall’odore di camino che viene dai comignoli.

Non è questo un quadretto che ci invita a rimanere in casa? Non fanno bene gli animali a chiudere gli occhi e lasciarsi andare ad un lungo e profondo sonno, al calduccio della loro tana, che li porterà alla stagione più bella? Secondo me sì.

Dopo aver potato le piante da frutta, lanciato a mo’ di coriandoli un po’ di cornunghia sulla terra, messo a dimora i bulbi e coperto le piante più freddolose, non rimane molto da fare (per fortuna in questo il cucito creativo mi è venuto in soccorso!). Sabato mattina sono andata con Sweety al mercatino biologico che si tiene ad Ostia il secondo ed il quarto sabato del mese.

Oltre a carote, verza e mele, ho comprato dei meravigliosi ranuncoli biologici! :-)

Veramente meravigliosi e incredibilmente fuori stagione!

Solo nel giardino di mamma posso ritrovare un po’ di vita. Non vi avevo ancora mostrato il mio acero giapponese. E’ un regalo che mi hanno fatto mia sorella e suo marito nell’estate del 2006, un periodo molto difficile per me.

Sta così bene, nonostante si trovi in una zona di mare, grazie al “concime” che spesso si deposita spontaneamente sulle radici…

Quale nome fu più azzeccato di Ragazzaccio! Un po’ di arancio dal sapore anacronistico, sboccia nel fiore della strelitzia.

Con qualche giorno di ritardo, iniziano ad aprirsi splendidi crisantemi gialli.

Tre note di lantana risuonano nell’aria: LAN-TA-NA!

Vicino al coleus s’intravede una figura che ricorda le creature di Beatrix Potter…

Tra le foglie, un bellissimo anemone.

Poi quasi mi commuovo alla vista di un bocciolo di impatiens.

La lacrimuccia cade definitivamente alla sniffata degli ultimi fiorellini di gelsomino.

“Eppure un guizzo solo di primavera basterebbe a rendere allegra l’anima vedova, a mutare in panni di esaltata Arlecchina queste ostinate gramaglie”.

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6 commenti

  1. valentina says:

    Bello il mercatino bio di Ostia…bisogna andare!! :-) X il resto del post….sono una tua grande fan! eheheh

  2. Roby says:

    Purtroppo è ancora in vaso! Sai quale sarà il giorno più bello della mia vita? Quando potrò piantare a terra le mie piante, nel mio giardino. Di casa mia.

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