Una romana a Milano-parte I

  

Il 2011 è stato un anno particolarmente negativo per tante persone e non poteva finire se non con un’influenza che ci ha scaraventati tutti a letto da Natale a Capodanno. Ma se dal mattino si vede il buon giorno, questo 2012 sarà ricco di emozioni!

La mia amica Tanja (quella del terrier fermaporta, per intenderci) mi aveva espresso il desiderio di vedere il musical tratto dal suo film preferito “Priscilla, la regina del deserto”. Purtroppo per lei e per fortuna per me, al momento  l’unica tappa prevista è Milano.

Ed io a Milano non c’ero ancora mai stata…

Il treno Freccia rossa in 3 ore ci ha scaraventate nel centro vestito a festa. Qui, la  famosa nebbia della quale ho tanto sentito parlare, creava un’atmosfera “londinese” che neanche a Londra si trova ormai! E mi è davvero piaciuta. Il freddo intenso un po’ meno, ma noi romani, in questo, siamo davvero viziati.

Consigliate dal tassista, abbiamo consumato un pranzo lampo da “Anema e cozze”, in via Palermo 11. L’ambiente era molto carino, con piante di rosmarino su ogni tavolo. Se solo non ci fossimo fatte attirare dal menù rapido (dal sapore un po’ troppo…turistico!), sicuramente avremmo mangiato ottimi cibi ed ottimo pesce! Quindi consiglio di andarci con più tempo da spendere al tavolo.

La prima visita è stata al bellissimo e ristrutturatissimo castello Sforzesco.

Da lì, passando tra le vie del quartiere Brera, siamo arrivate al teatro La Scala dove la Galleria Vittorio Emanuele II, scintillante come un cielo estivo di notte, ci aspettava per condurci in piazza Duomo.

Che meraviglia!

Non basterebbe una settimana per ammirare le più di 3.000 statue che ne compongono l’esterno.

Le guglie bianche puntano verso l’alto, dando al Duomo slancio ed un’ aria da magico “castello di ghiaccio”.

Abbiamo deciso di visitarne il tetto: la scelta era tra la salita a piedi €6 o in ascensore €10! Piccola riflessione: considerando il ritmo di ingresso, circa una persona ogni 5 secondi, mi sono chiesta dove avessero trovato il coraggio di chiedere anche un’offerta per il restauro! E poi, voglio essere un po’ polemica: la cassa, il metal detector, le guardie e il tizio “staccabiglietti” si trovano a condividere lo stesso mq. Che senso ha produrre una tale quantità di biglietti di carta, quando tutte le manovre di controllo e pagamento avvengono praticamente nello stesso secondo? Vabbè scusate, ma quando penso alla carta, penso agli alberi utilizzati per produrla e gli sprechi m’infastidiscono parecchio.

Detto questo, il Duomo è stupendo anche dall’alto! Mi sono sentita il Quasimodo della situazione!

Ne è valsa davvero la pena, nonostante il freddo ci avesse ormai congelato tutte le estremità.

Infreddolite fino al midollo, siamo partite alla ricerca della mia adoratissima Ladurée, pasticceria francese, storica e fantastica già provata ed apprezzata nelle varie sedi di Parigi.

Non stavo davvero nella pelle all’idea di mangiare i miei adorati macarons nella magica atmosfera che mi rimanda immediatamente al film Marie Antoinette, di Sofia Coppola.

E’ facile, quindi, immaginare la delusione, scoprendo che in via Spadari 6, si trova solo una boutique della pasticceria da favola. Non ci sono posti a sedere nè tavolini. Non ci sono i disegni di fine ‘800 sulle pareti, nè i gentilissimi camerieri. Per consolarmi, ho comprato qualcuno dei miei adorati biscottini. La scatola più piccola ne conteneva 3 per €5,10: non male vero?

Col passo flessuoso di 2 pali della luce, ho tirato fuori l’asso nella manica: un locale suggerito in un blog poteva darci il giusto ristoro!  Ma di questo parleremo nel prossimo episodio.

To be continued…

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2 commenti

  1. Tanja says:

    Amica e’ stato un viaggio bellissimo (corto ma intenso!). Mi hai portato in localini deliziosi che nemmeno immaginavo potessero esistere a Milano. E poi…Priscilla! Ancora mi commuovo al pensiero…Mamma mia!!!!

    Grazie e…buondi’, buondi’, buondi’!

    Tanja

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